18 maggio 2019
È impossibile vivere in carcere.
Non potete nemmeno immaginare com’è diventato oggi il carcere, è una vera bolgia e per giunta gestito male, ci fanno abusi su abusi, celle chiuse, mangiare nauseabondo, frutta marcia, latte annacquato, sopravvitto con prezzi esagerati, da un anno e mezzo non ci fanno comprare né giornali e tantomeno riviste, e il resto lo potete immaginare: promiscuità assurda e celle affollate.
Quando sono arrivato in questo carcere mi sono rifiutato di andare in sezione in cella con altri, e al comandante gli ho spiegato i motivi: che io non riesco più a convivere in cella con nessun detenuto. Mi ha compreso e mi ha messo in cella singola, anche perché l’art. 22 del codice penale dice che l’ergastolano deve stare in una cella singola, anche se hanno fatto modifica parziale.
Ora da diversi mesi è subentrato un altro comandante. Alcuni mesi fa mi fa chiamare da un ispettore dicendomi che non potevo stare da solo, e volevano mettermi qualcuno in cella. Io gli rispondo: assolutamente NO, se vi occorre la cella mi trasferite in un altro carcere dove starò molto meglio e da solo. Non è successo nulla per quattro mesi. Alcuni giorni fa viene la guardia di sezione dicendomi che mi vuole il psichiatra. Rifiuto. Ritorna la guardia e mi dice che vuole sapere perché. Decido di andare e appena entro nella stanza li aggredisco verbalmente: “sono 50 anni in carcere, ho l’ergastolo, cosa volete ancora da me?”. Se ne esce dicendomi: ha la claustrofobia? Sì, gli rispondo , me l’hanno fatta venire dopo 31 anni di carcere per il trattamento disumano che ho subito. Mi calma, mi fa sedere. E gli chiedo già sapendo la risposta: “Chi vi ha mandato?”. Si presentano: l’uomo è un psichiatra dell’ASL e la donna una psicologa sempre dell’ASL. Mi dice che sono stati mandati dall’ispettore, dicendomi “Lei vuole stare in cella da solo” e mi indica una sezione disumana che dovrebbe essere chiusa per il disonore, dove sono isolati pochissimi altri detenuti da moltissimo tempo, dicendomi che lì starei meglio e da solo.
Intuisco tutta la macchinazione e mi viene una rabbia pazzesca.
Era tutta una scusa la cella singola, mi volevano far passare per matto.
Ci rispondo che avrei scritto al Presidente della Repubblica come avevo fatto anni fa da un altro carcere dove massacravano i detenuti, e avrei fatto venire due ispettori dal Ministero, proprio come avevo già fatto, ed io avrei fatto altro finendo su tutti i giornali.
Questi vigliacchi che non hanno nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi mandano gente esterna per condizionarli e farci fare quello che vogliono, quando hanno nel carcere sia il psichiatra che il psicologo.
Non credono nella PARAPSICOLOGIA e gli ha allarmati per tutto quello che ho PROFETIZZATO e vorrebbero tapparmi la bocca facendomi passare per matto. NESSUNO potrà chiudermi la bocca nonostante sono seppellito in carcere da 50 anni. Io ho tutto il diritto alla parola più di voi che siete falsi e ipocriti. Io almeno racconto la verità sia sul carcere che su quello che avverrà prossimamente nel futuro. Volete spingermi al suicidio isolandomi come un cane idrofobo. Sto scrivendo il quinto libro “I GIUSTIZIERI DI DIO”, che farà molto scalpore. Il mio destino è già scritto, o ci credete o non ci credete non me ne può fregar di meno del vostro stupido giudizio. Io so quello che ho vissuto con le mie VISIONI CELESTIALI, e tutto quello che ho scritto avverrà nel tempo stabilito dal DESTINO e NESSUNO potrà mai modificarlo. Qualsiasi cosa avverrà non lo voglio io, io sono succube del mio DESTINO. Io non demordo: il mio DESTINO un giorno mi LIBERERÀ da tutte queste OPPRESSIONI. Io sono l’uomo più pacifico del mondo ma odio chi trama contro di me senza che io abbia fatto nulla. Se non volete tenermi in cella da solo mandatemi in un altro qualsiasi carcere purché stia da solo. Ne ho già girati 116 di carceri, uno in più non mi cambia la vita. Io non faccio colloqui da dodici anni e in carcere non ho mai telefonato a nessuno da 50 anni, voglio stare solo nella mia PACE. Io voglio stare in cella da solo ma non isolato come un cane idrofobo.
Ci inoltriamo nella parapsicologia, gli racconto come è successo la mia prima smaterializzazione VIVENDO i primi episodi del mio FUTURO. Gli do i 4 titoli dei libri che ho già scritto che sono su internet, ben sapendo che solo così avrebbero capito cos’è il carcere e come sono arrivato a predire il futuro. Ci siamo lasciati con cordialità, ma prima che mi congedassi dico:”Io sono più SAVIO di tutti voi, ma se uno vuole il mio male, io ho solo un difetto, reagisco”. Invece di interessarvi delle condizioni disastrose del carcere dove non funziona NULLA, e dove ci date da mangiare una vera schifezza, vi volete preoccupare delle PREDIZIONI che avverranno comunque. Io sono FATALISTA, ho accettato le SORTI del mio DESTINO qualsiasi esso sia, anche di morire in carcere se quello fosse la mia fine, ma nessuno, dico nessuno, si può permettere di provocarmi continuamente e farmi del male senza detener conto che reagisco. In nessun carcere mi metterete accatastato come un animale insieme a chicchessia. Vi dovreste vergognare solo a chiedermelo dopo aver subito le vostre torture dopo 50 anni. Un’altra cosa, io non vado da moltissimi anni ai miei processi e tantomeno mi appello alle sentenze. Non metterò mai più piede in un’aula di Giustizia, perché non esiste giustizia, né Umana e tantomeno Divina. Non potete nemmeno immaginare il potere che ha la mente! Faccio un monito: Non sottovalutatemi, io ho vissuto realmente il futuro e sarà atroce.
Al popolo di Facebook
Ma vi rendete conto! Solo perché ho dei poteri incredibili e riesco a vedere il futuro, mi vogliono far passare per matto, o ancora peggio spingermi al suicidio isolandomi come un cane idrofobo.
Non c’è riuscito 50 anni di carcere infame a farmi impazzire ed ora vorrebbero farlo loro, è un sistema di merda, invece di redimerci ci spingono al suicidio o sempre più a odiare tutto il sistema per le condizioni disumane in cui viviamo.
Ma in che mani siamo, possono fare di noi quello che vogliono:massacrandoci e uccidendoci, come avviene in tutte le carceri.
Ecco perché ho messo tre date differenti per le mie PROFEZIE, proprio per evitare che si accanissero contro di me come sta avvenendo ora.
Chi conosce la favola “IL PASTORE E IL LUPO” può trarre le conclusioni come finirà la mia storia.