giovedì 25 marzo 2021

Nota 25 marzo 2021

Mi sono deciso a scrivere ancora una volta la mia incresciosa situazione proprio per farvi capire che destino infame ho avuto.
Il 21 marzo 2021 ho compiuto 51 anni che ho trascorso in carcere. Sono stati anni di
fficili segregato peggio di un animale, mesi e mesi buttato alle celle di punizione come un cane idrofobo, picchiato a sangue, più volte umiliato, ho subito mille abusi di potere.

Ora tutto quello che mi capiterà nel futuro sarà una conseguenza di come mi hanno trattato sia in carcere e sia giuridicamente.
I processi che ho subito sono stati una farsa senza alcun criterio, giudicato frettolosamente senza appurare la verità: tanto che nell’ultima condanna all’ergastolo il giudice oltre che prevenuto voleva chiudere subito il caso non convocando nemmeno i testimoni, e quando ho revocato la Corte d’Assisi per il loro comportamento scorretto, non ho più messo piede in un tribunale. Tutt’ora sono abbondantemente nei termini per usufruire i permessi ma nessuno si interessa, né gli educatori, psicologi o altri della stessa risma. Ed io non presenterò mai una richiesta di permesso perché è inutile, tanto me la rifiuteranno.

State pensando per caso che sono masochista ed ho tendenza alla sofferenza?
No, sono solo FATALISTA, io credo ciecamente nella sorte del mio destino perché io ho vissuto con le mie SMATERIALIZZAZIONI tutto il mio futuro.
Io sono sensitivo fin da ragazzo ed ho ricevuto il dono di uscire dal corpo ed ho visto e vissuto tutto il mio futuro.
Già ho subito fin troppo da questo infame sistema carcerario e non mi farò umiliare ancora per molto. Il mio cammino è già scritto e lo conosco passo dopo passo fino al giorno della mia morte, che io ho scritto ampiamente con tutti i particolari sui libri che sono già da diversi anni su internet, e ho completato questa mia interminabile odissea fino al giorno della mia morte con altri libri. Ho ancora dieci anni da vivere, non morirò in carcere come tanti che hanno trascorso in questo lercio sistema assurdo una cinquantina di anni e poi lasciarti morire senza nessuna possibilità di uscire. Il 14 Luglio 2020 ho scritto una lunga lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella chiedendo di ripristinare la pena di morte ed ucciderci piuttosto che farci patire l’inferno dopo 51 anni di carcere senza alcuna prospettiva. Ho accusato tutto quello che ci fa patire in carcere: pestati a sangue, il mangiare nauseabondo, frutta marcia, la carne scaduta e disgustosa, il latte annacquato, tenuti segregati 20 ore su 24 in celle sovra
ffollate e promiscue, peggio degli animali.
Ci ho rinfacciato tutto lo schifo di questo lurido sistema, ma il Capo dello Stato e le altre Istituzioni non hanno mosso un dito per alleviare le nostre continue so
fferenze. Ci dicono che siamo criminali perché abbiamo ucciso, e quelli ci fanno patire l’inferno per 50 anni in carcere con abusi di potere, pestaggi continui e dandoci da mangiare gli avanzi dei cani, chi sono? Io sarò pure un criminale ma voi siete peggio di me, siete dei sadici, godete a farci morire in carcere nonostante sono già con un piede nella fossa. Io non mi dispero per me ma per voi, perché c’è la legge universale della compensazione e i miei prossimi 10 anni saranno riscattati. Tutti gli abusi che ho subito in 51 anni di carcere vi saranno ricompensati con gli interessi. io non morirò in carcere e tantomeno morirò di morte violenta. Il mio destino è già scritto e mi farà uscire conseguente ad un sisma che farà crollare il muro di cinta e la garitta con le sentinelle, come ho già scritto con tutti i particolari sui libri. Ci sarà un’evasione in massa prima di quando voi pensate, liberandomi da queste catene che mi stanno opprimendo l’animo da 51 anni.

Che Dio vi renda merito per tutti gli abusi che ci fate.
Sanremo 25 marzo 2021 Navazio Gerardo